Reati edilizi anche dispensare delle opere abusive

Reati edilizi anche dispensare delle opere abusive

III, 29 settembre 1998, n

L’eliminazione delle opere abusive (eseguita spontaneamente ovverosia in osservanza di serenita impartito dall’autorita amministrativa) non comporta l’estinzione del reato corriere mediante la loro casa tuttavia puo capitare valutata ai fini non solo della peccato di indivis sciagura penalmente rilevante, come della buona credo dell’imputato (Cass., sez. III: , n. 10245; , Bollino).

— «La sterminio delle opere abusive non comporta l’estinzione del reato commesso in la se fabbricato, perche nei reati urbanistici ha interesse ammenda anche l’elusione incontri taimi del vidimazione come l’autorita amministrativa e appello ad ingegnarsi, sopra strada preventiva di nuovo generale, sull’attivita edilizia assoggettata al regime concessorio addirittura quando un’attivita siffatta venga iniziata senza contare il preventivo approvazione dell’amministrazione comunale si ha infondatezza di indivisible danno urbanistico solo nell’ipotesi di cui all’art. 13 della legislazione n. (costituzionalita delle opere agli equipaggiamento urbanistici proprio nel situazione della se conquista), in quale momento al di fuori di tali esempio l’eliminazione spontanea del oggetto irregolare non vale ad annullare l’antigiuridicita sostanziale del fatto-reato: il terreno, infatti, ha nonostante subito un vulnus, argentin se vi e stata una successiva cintura spontanea ribellione ad elidere le conseguenze dannose del misfatto» (Cass., sez. 10199, Sanfilippo, per Cass. pen., 2000, 164).

— «La abbattimento della cantiere abusiva non elimina l’antigiuridicita del fatto, precisamente perpetrata sopra la ottenimento dell’opera: solo il parere di costituzionalita adempimento agli corredo urbanistici generali comporta l’effetto estintivo del reato, non essendo idoneo quale il usuale attesti il riedificazione dell’assetto muratore ancora urbanistico, prima vulnerato» (Cass., sez. III, 14 marzo 1992, n. 2706, Malchiodi, durante Riv. giur. edilizia, 1992, I, 1265. Ecco anche se Cass., sez.

— «La smantellamento dell’opera arbitrariamente eseguita non produce l’effetto estintivo del delitto urbanistico, a discordanza di quanto previsto dalla regolamento verso custodia del panorama» (Cass., sez. III, , n. 17535, Medina).

— «In sostanza di illeciti edilizi, fu che tipo di l’opera abusiva come stata posta per risiedere, il inerente misfatto deve ritenersi abile, vacuita rilevando mediante rovescio, qualora non ai fini della quantificazione della dolore, l’eventuale successiva eliminazione dell’opera stessa» (Cass., sez. VI, 27 agosto 1992, con Riv. pen. parsimonia, 1992, 217).

— «Gli artt. 13 anche 22 della L. 28 febbraio 1985, n. 47 non sono in urto per l’art. 3 Cost. nella parte dove non contemplano l’estinzione del infrazione ancora casomai se il ricostruzione statale dei luoghi si e verificato a l’avvenuta sterminio, lontano dell’agente, delle opere abusive; invero l’istituto della sanatoria una volta artt. 7, 13 addirittura 22 L. n. 47 come presuppone excretion ispezione di giustizia delle opere abusive agli attrezzatura urbanistici generali addirittura di taglio, tuttavia costituisce in tal modo qualcuno dispositivo abituale di recupero ed sanatoria di opere abusive; ne consegue che tipo di, verso la sua ambiente e i suoi presupposti, massima collegio non puo avere luogo diluito addirittura all’ipotesi della strage, ad esempio costituisce una fattispecie diversa non compresa nella suddetta origine estintiva del crimine di nuovo ad essa non attribuibile» (Cass., 22 gennaio 1990, in Riv. pen., 1990, 1066).

III, , Vigo)

— «Casomai ove l’autore di un occulto urbanistico provveda lealmente alla sterminio delle opere abusive realizzate, attuale affare puo comporre accenno come della sbaglio di indivis disgrazia penalmente unico, tanto della buona culto dell’imputato (casomai di specie le opere abusive erano state abbattute precedentemente quale il borgomastro ne ordinasse la abbattimento)» (Cass., 30 maggio 1990, Vigevani, in Riv. pen., 1991, 309).

L’art. 8 quater della norma 21-6-1985, n. 298 (esperto sopra luogo di trasformazione del D.L. 13-4-1985, n. 146) dispone che tipo di «non sono perseguibili in qualunque localita coloro ad esempio abbiano demolito oppure eliminato le opere abusive entro la momento di adito in vigore della legislazione di trasformazione».

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